Rifiorire – Serie di Racconti

A dispetto di tutti….Fragile??? A chi ?!?!

FRAGILITA’: facilità di rompersi al minimo urto oppure di cedere alla prima occasione.

(Definizione dal dizionario della lingua italiana “Devoto Oli”)

Amo la fragilità:ci sono tanti tipi di fragilità, ho incontrato nella mia vita tanti esempi di persone o esseri “fragili” ma ognuna di essi ne aveva una sua peculiare ed insieme ad essa i mezzi per superarla.

La prima persona “fragile”di cui vorrei parlare, era nata in un paesino immerso nella campagna abruzzese:era nata prematura in un contesto dove non c’era neanche l’idea di cosa fosse un’incubatrice; fu avvolta nell’ovatta,circondata da bottiglie

colme di acqua calda.

Le sue piccolissime orecchie erano tutte accartocciate,sembravano conchigliette; le minuscole dita dei piedini erano prive di unghie.

I suoi fratelli erano nati vitali e robusti,lei era invece un esserino fragile ma con una caparbia volontà di vivere; visse,crebbe era la “piccolina “di casa, un po’ viziata e con un bel caratterino ostinato e ribelle.

Diventò una bellissima ragazza e poi un donna stupenda,forse inconsapevole del fascino che esercitava sugli uomini ; a causa di questo fascino ebbe una vita non facile ma interessante, lunga ed irta di difficoltà che lei affrontò sempre con una sorta di ostinata caparbietà.

 

Nonostante le avversità della vita:

Una mia compagna di scuola aveva il braccio destro paralizzato ma aveva acquistato una grande manualità con il sinistro tant’è che io non mi ero mai accorta di questa sua anomalia, la consideravo una mancina naturale ed il fatto che avesse l’esonero dalla ginnastica non aveva suscitato in me nessun sospetto.

Adriana era piccola,magra ,aveva un visetto pallido,sembrava il ritratto della fragilità ma aveva una volontà di ferro;studiava con accanimento ,era sempre pronta e fu promossa a giugno alla maturità al tempo in cui ancora si portavano tutte le  materie (italiano, latino, greco, storia, filosofia, matematica, fisica, scienze e storia dell’arte).

La incontrai qualche anno dopo,si era iscritta all’università,si era sposata e aveva avuto dei figli.

Come ai tempi del liceo era sempre sorridente.

Mi fece tanto piacere sapere che ,da una creatura apparentemente fragile,era sbocciata una donna forte,consapevole che aveva una vita completa come e meglio di tante altre ragazze.

Contro Vento e Tempeste

Amo coltivare piante nel mio balcone; a volte il vento porta qualche seme che si annida nei vasi e germoglia. Per esempio ho diverse piante di  folta asparagina “figlia” di un germoglio che non avevo mai piantato e che aveva prodotto una timida e fragile piantina che poi ,aiutata da me ,si è tramutata in una asparagina lussureggiante che, a sua volta, ha generato altre sorelle.

Nel mio balcone una volta trovai una sparuta pianticella che resistetti alla tentazione di sradicare: questa pianticella (forse un ligustro?) crebbe impavida .

E’ diventata un delicato alberello che ho trapiantato nel piccolo appezzamento di terreno della casa al mare e continua a crescere ;quando la guardo mi ricordo di quando l’ho vista la prima volta, sembrava il germoglio di un’erbaccia e per fortuna non l’ho strappato.

Gli esseri fragili(siano essi umani,botanici o animali) dimostrano una maggiore “volontà” di nascere e crescere una sorta di caparbietà che li aiuta ad andare avanti.

Volli, sempre volli, fortissimamente volli….Vivere

Che cosa ci può essere di più fragile di alcuni embrioni coltivati in vitro?

V. e C. cronologicamente non sono gemelle,ma praticamente lo sono ; sono nate a distanza di due anni e mezzo,l’una dall’altra ma facevano parte della stessa “nidiata” di ovuli fecondati affidati al  laboratorio di una clinica

specializzata nella cura dell’infertilità.

La mamma aveva avuto molte delusioni, la culla era rimasta vuota per alcuni anni…

L’ultimo tentativo ebbe esito felice : dopo nove mesi nacque V. e vi lascio immaginare Quanta felicità portò nella famiglia : dalle prime ecografie in cui non era che un Minuscolo fagiolino ,nelle successive si vedeva che si stava sviluppando un esserino Vivace che faceva capriole nel grembo della mamma .Poi diventò una bimba in perenne movimento Che salta,danza,si arrampica e corre in continuazione.

Ma l’altro piccolo, tenero germoglio che fine aveva fatto?Era rimasto nel congelatore Per un paio di anni,ma mai dimenticato.Venne anche il suo turno di raggiungere il Seno materno e da una fragile creaturina appena sbocciata,divenne una neonatina Dolcissima e sorridente che si accoccolava sulla spalla di chi la teneva in braccio : una cuccioletta tenera ,ma……la metamorfosi successiva è stata stupefacente!

Ora è una bambina energica e aggressiva che si difende dalle “angherie” dei

Grandi e della sorella maggiore con una forza ed una combattività insospettabili In una creatura che era stata un esserino fragile e che è diventata ,a detta dei suoi

Familiari, una ……iena!