Perché “ La Ragnatela”

E’ un ordito di fili a cerchi concentrici, più piccoli via via che si avvicinano al centro.
La distanza tra un filo e l’altro è sempre uguale nella tessitura ed è scandita e rinforzata da una griglia di fili radiali che partono dal centro e arrivano alla circonferenza esterna.

Ma ” La Ragnatela” è una metafora di una spirale leggera, di un velo di brina, un vapore acqueo di un sospiro caldo di solidarietà che cerca e porta speranza ed è insieme una relazione di fili d’amore.

E’ una grande rete che raccorda sogni, spesso senza voce, che muovono da esigenze che spesso non hanno eco e fornisce risposte di una umanità amorevole, in grado di esprimersi coralmente.
Come il centro della ragnatela è costituito da punti di convergenza di tutti i diversi fili, tenuti assieme in una trama di filamenti raccordati a spirale, così la nostra associazione si sta strutturando e finalizzando per dare voce ragionata al bisogno d’affetto reale e alla costruzione di un futuro di vita, sinora negata ai figli dopo di noi.

L’idea di costruire un’associazione come una ragnatela che intercetti i bisogni reali delle famiglie di persone fragili, un’associazione pensata come rete di comunicazione e di impegni, di pensieri, di delusioni e di speranze, con un fulcro centrale di elaborazione e riferimento, è sicuramente nata in una delle tante e tante notti di riflessioni, angoscia e rabbia che allungano la veglia di chi ha questo destino di esclusione.
La similitudine si ha anche nel rispetto di ogni filo, di ogni apporto cognitivo e di formazione di una identità d’insieme.
Le famiglie tenaci continuano a raccogliere informazioni sui sintomi, sul deficit di cure, sul minus di verità e di assistenza.
Non si può continuare a vedere nell’associazionismo dei familiari un peso morto che al momento può essere convertito in inutili adesioni a leggi dalle titolazioni spesso non veritiere, sempre sbalorditive.
Si deve iniziare a parlare di una vera e propria co-produzione in cui il ruolo dei familiari è essenziale per la creazione stessa di norme che vanno ad impattare su esistenze difficili.
Una conoscenza esperta per vissuto è essenziale nella ricerca biomedica, ambito nel quale le associazioni dei genitori e parenti sono sempre più attivi nel contribuire a definire l’agenda della ricerca oltre che del legislatore.
Negli ultimi anni i cittadini hanno energicamente richiesto di essere maggiormente coinvolti nei processi decisionali che riguardano lo sviluppo della ricerca sanitaria e dell’innovazione legislativa.
Tra i caratteri distintivi di questo associazionismo, c’è la costruzione di una identità individuale e collettiva.
Si sta strutturando una visione del mondo che afferma nuovi diritti di identità, di sanità, di normalità, di libertà.
Tutti dovrebbero partecipare ad una reale rete di solide garanzie del sistema sociale.
Uno dei problemi più complessi della società tecnotronica è l’intreccio tra tecnologia, diritti, economia e mercato, cioè un nuovo contratto sociale che coniughi la cultura dei diritti e l’etica del comunitarismo solidaristico.
L’individuo non può porsi singolarmente nei confronti dello stato, rivendicando diritti astratti, ma deve agire in una rete di relazioni, originanti dalle comunità locali, che veicoli le diverse realtà comunitarie con lo spontaneismo solidaristico e sull’interventismo dei servizi sociali con un più responsabile intervento sul territorio.
Gli elementi della nostra ragnatela sono:
• la forza delle idee;
• la qualità del fare;
• la tutela dei diritti dei nostri figli;
• la loro difesa contro i furti di libertà.
La carezza, ponte tra due realtà di solitudine, la comprensione e l’elaborazione del dolore dell’altro e la rete che trasmette, come una ragnatela, i messaggi d’aiuto provenienti dai territori dolenti dell’assistenza, sono ” intrecci di vita per la vita”, un ponte verso la speranza.
Ovidio, nel VI libro delle Metamorphosen, ricorda il mito greco di Aracne mutata in ragno, per aver osato sfidare Pallade Atena nell’arte della tessitura.
L’associazione “ La Ragnatela” recupera il mito della tessitura e dell’ordito di sentimenti e di conoscenza per dare un senso alla possibilità di una vita compiuta per ognuno.
Noi viviamo per Crederci.
Associazione “La Ragnatela – Intrecci di Vite per la Vita”,
Ugento, 12 Luglio 2017